martedì 27 marzo 2007



Dal 6 marzo 2007 Vodafone ha introdotto due nuove "funzionalità" ricezione SMS vocale e notifica ricezione vocale, una sorta di segreteria telefonica (al costo di 0,29 Euro a chiamata) attivato automaticamente a tutti coloro che non usano la segreteria telefonica (99% degli utenti).
Quando chiamerete un/a vostro/a amico/a sentirete una voce simile a quella precedente che vi dirotterà al nuovo servizio.
Per disabilitare questa funzione è necessario:
- essere registrati al sito www.vodafone.it
OPPURE TELEFONARE IL 42070
Se non riuscite a disattivare da www.190.it i servizi SMS Vocale & Notifica SMS Vocale:
- chiamare il numero gratuito 42070
- selezionare la voce 8
- disattivare prima la voce 1 e poi la voce 2
La procedura è molto veloce ed immediata. Da questo momento chi vi chiamerà a cellulare spento non pagherà più I 29 centesimi per questo servizio a pagamento che nessuno ha richiesto!!!
Se lo facciamo tutti riusciremo a non incappare in questo ennesimo tranello rivolto ai consumatori


VODAFONE..TUTTO INTORNO A TE.. O INTORNO AL SUO PORTAFOGLI?? o.O MAH!!!

mercoledì 14 marzo 2007



Se ci sei e scegli di restare, allora ricorda le cose che non sai, tienile strette, non farle scappare, chè il giorno verrà per poterle sapere.

Se ci sei e sai come amare, allora ricorda le cose che dai, tienile altrove, non farle tornare, chè il giorno verrà per poterle riavere.

Se ci sei e pensi di partire, allora ricorda le cose che vuoi, tienile calde, non farle tacere, chè il giorno verrà per poterle meritare.


Notte. Note fonda. Luci spente. Un vento leggero che viene da lontano, dal mare. La luna piena illumina il terrazzo. Le tende ballano leggere nella penombra della stanza.


Notte. Notte di nubi. Notte scura. Notte malandrina.
Scusa ma ti chiamo amore




Sono stata lì in quel posto insignificante per molti, ma che conosce molte cose di me.


Non offre uno spettacolo stupendo, ma non mi importa.


Mi piace stare lì a osservare tutto dall'alto. Vedere la città in movimento. Sentire in lontananza il rumore delle auto che sfrecciano veloci in superstrada superando spesso i limiti di velocità. Da quassù sembrano formiche sotto i miei piedi. Immagino che più o meno avranno tutti la stessa meta: Tornare a casa.




Mentre io rimango qui ferma a pensare. A guardare le montagne di fronte a me, che mille e mille volte mi hanno vista qui.


Montagne che mi hanno vista versare lacrime.


Montagne che mi hanno vista vista sorridere, ma che sanno più di me quanto spesso fossero tristi quei sorrisi.






E poi all'improvviso piomba su di me quella domanda.


Quella semplice domanda che è un chiodo fisso. Ormai so che non avrò mai una risposta, almeno non in questa vita, ma in un'altra. Ammesso che ci sia.






Un' ape entra dal finestrino della mia auto, gira fra i sedili, stordita dal fumo della mia misera Diana Blu riesce a trovare l'uscita. La vedo allontanarsi e poi sparire.






Beata te che non hai limiti. Non hai problemi. Non hai costrizioni indirette che ti legano in un posto.


Puoi svolazzare liberamente senza problemi d'orario o altro.






Ormai il sole sta tramontando. Il mio sguardo torna lì su quelle piccole luci che si muovono impazzite e spariscono poco dopo.


E la mia mente torna lì mentre mi accorgo della radio ancora accesa. Danno una canzone inglese che non conosco.






Risento di nuovo quella stessa sensazione che tempo fa mi ha travolta. Massacrata. Distrutta. Svuotata.






Non ci pensare. Non serve.






E' tardi. Il cellulare inizia a suonare. No.. Ora non mi va di rispondere, sto troppo bene qui. Sola con me stessa. Tolgo la suoneria e decido di rimanere ancora un paio di minuti.






Ascolto degli animaletti nel prato qui vicino che cantano tranquilli e felici.








E tu?


Tu che sei qui da sola sei felice?








Senza rispondere a me stessa accendo il motore e parto per unirmi alle mille formiche là sotto e seguire il loro stesso itinerario: Tornare a casa.